Ho partecipato con estremo piacere alla presentazione del libro dell’On. Roberto Menia “10 febbraio – dalle foibe all’esodo” (Edizione Libri del Borghese), che si è tenuta alla sala Caduti di Nassirya del Senato. Una partecipazione come cittadino, che riconosce il valore storico e sociale delle Foibe, tragedia dimenticata e che subisce continui attacchi da parte dei negazionisti.
All’autore del libro, Roberto Menia, mi lega una stima più che decennale, cementata dalla collaborazione all’interno del Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo, di cui lui ne è Segretario Generale ed io componento del Direttivo centrale e delegato per il Molise. Grazie a Roberto per essere stato l’anima della legge che ha istituito il 10 febbraio “Giornata del Ricordo”, al fine di non dimenticare mai non solo le barbarie del regime comunista ma anche l’esodo di centinai di migliaia di Italiani dall’Istria e dalla Dalmazia.
Articolo tratto da Prima di Tutti Italiani: https://primadituttoitaliani.com/2020/02/05/dalle-foibe-allesodo-menia-al-senato-il-mio-libro-per-la-verita-storica-assurdo-il-negazionismo-dellanpi/
“Il mio libro per la verità storica. Assurdo il testardo negazionismo dell’Anpi”. Così il Segretario Generale del Ctim (Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo), on. Roberto Menia, presentando il volume “10 febbraio – dalle foibe all’esodo” (Libri del Borghese), al Senato alla presenza di istituzioni e personaggi legati al mondo della cultura. Come il vicepresidente del Senato Ignazio La Russa, il direttore del TG2 Gennaro Sangiuliano, lo scrittore Marcello Veneziani, l’editore Luciano Lucarini, il Presidente Comitato 10 Febbraio Emanuele Merlino, il direttore dell’Archivio Museo di Fiume a Roma Marino Micich e il direttore de “Italiani” Giuseppe Sanzotta.
Secondo Menia “a 75 anni da quei tragici fatti ci si sarebbe aspettata una fase di pacificazione, invece c’è un monopolio della memoria che sta soffocando la verità storica e il rispetto dei fatti avvenuti”.
E osserva: “Dopo la mia legge che ha fatto nascere il Giorno del Ricordo, mi sono chiesto cosa potessi fare di più, al fine di dare giustizia a migliaia di infoibati e di esuli istriani e dalmati. E senza la presunzione di essere uno storico ho iniziato io a raccogliere testimonianze. Ho voluto dare finalmente una narrazione a braccia e volti che chiedevano solo il diritto di essere italiani. Ma le foibe sono state una tragedia per troppi anni celata, per ipocrisia, convenienza politica e fanatismo ideologico che hanno fatto calare un silenzio, lugubre e colpevole. Per questa ragione credo che i rigurgiti di negazionismo vadano condannati, se e senza ma. Dopo le foibe l’esodo: questo libro vuole raccontare ai più giovani una tragedia italiana che per troppi anni è stata oscurata”.
Clicca qui per leggere l’Articolo del Secolo d’Italia
Clicca qui per rivedere la presentazione del libro e gli interventi